Il Consiglio d’Amministrazione di Iccrea Banca Spa - l’Istituto Centrale del Credito Cooperativo (controllato da Iccrea Holding) - ha approvato il progetto di Bilancio al 31 dicembre 2012.
In un contesto di mercato che ha continuato a essere caratterizzato da forti elementi di incertezza ed elevata volatilità, Iccrea Banca ha raggiunto risultati ampiamente positivi. In particolare, l’utile netto è stato pari a 48,4 milioni di euro; l’utile ante imposte è risultato di 77,6 milioni di euro.
Nel contempo Iccrea Banca ha rafforzato la propria funzione istituzionale di supporto alle Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali italiane, al fine di favorire il consolidamento del ruolo che queste svolgono quali banche di sviluppo del territorio. Il rafforzamento delle relazioni operative con le BCC – CR trova espressione di sintesi neiricavi totali, che si sono attestati a 242,3 milioni di euro (237,7 milioni di euro nel 2011), e nel totale delle attività intermediate, che ha raggiunto 36,1 miliardi di euro (20,8 miliardi di euro nel 2011).
L’incremento delle attività intermediate ha riguardato principalmente i crediti verso Banche al 31 dicembre 2012: + 11.076 milioni di euro rispetto al 2011. L’operatività delle BCC con Iccrea Banca è rappresentata principalmente da finanziamenti con garanzia di titoli rifinanziabili (c.d. pool collateral). L’importo, al 31 dicembre 2012, ammonta a 16.275 milioni.
Il margine di interesse è pari a 83,8 milioni di euro, in aumento del 30,4% rispetto al 31 dicembre 2011 (64,3 milioni di euro). La crescita è imputabile principalmente alle maggiori quantità intermediate, nonostante una politica di remunerazione della liquidità in linea con la dinamica competitiva.
Le commissioni nette da servizi si sono attestate a 115,5 milioni, sostanzialmente in linea con quelle di dicembre 2011.
Il margine netto di negoziazione, che comprende utili e perdite da cessione delle attività finanziarie detenute con finalità di trading o disponibili per la vendita e plus/minusvalenze da valutazione al fair value delle attività finanziarie di trading, si attesta a 17,3 milioni di euro, in riduzione di 22,3 milioni di euro (-56,3%) rispetto al 2011 (39,5 milioni di euro).
Gli oneri operativi sostenuti nel 2012 sono pari a 159,9 milioni di euro (160,6 milioni di euro a dicembre 2011) e comprendono le spese per il personale, i costi amministrativi, le imposte e tasse indirette e le rettifiche di valore nette su attività materiali e immateriali.
Il cost income, determinato come rapporto fra costi di funzionamento (spese amministrative e ammortamenti) e ricavi totali, è pari al 66,0%, in miglioramento rispetto al 67,6% registrato a dicembre 2011.
Con riferimento infine al profilo di rischio, Iccrea Banca si è caratterizzata per aver sempre adottato politiche ancorate a criteri prudenziali, accompagnate dalla costante attenzione al corretto dimensionamento dei mezzi propri.
Al 31 dicembre 2012 la solidità dei numeri della Banca inoltre trova espressione anzitutto nel patrimonio netto, pari (escluso l’utile d’esercizio) a 454,5 milioni con una differenza positiva di 93 milioni rispetto al 2011 (+ 25,8%) legata prevalentemente alla variazione delle riserve da valutazione.
Il Roe della Banca, determinato come rapporto fra utile netto dell’anno e patrimonio netto, è pari a 10,6%.
Il patrimonio di vigilanza è pari a 402,7 milioni di euro, il Tier 1 capital ratio è pari al 16,76%, mentre il Total capital ratio è pari al 19,07%, di fatto già in linea con le nuove attese dettate dalla disciplina Basilea 3.